Pseudonimo di
Takizawa Kai. Scrittore giapponese. A 15 anni compose un
haibun (scritto comico) e si mise alla scuola di Chikuan Gozen, uno dei
maestri più in voga di quel genere. Studiò approfonditamente i
classici cinesi e giapponesi. Nel 1791
K. pubblicò la prima
novella:
La farsa di colui che in più di venti giorni
scialacquò quaranta "rvo" e restò con due "bu". Dopo una vita
laboriosa, nel 1840 perse la vista; nonostante ciò, con infinita
pazienza, poté portare a compimento l'
Hakkenden, l'opera che
considerava il suo capolavoro e intorno alla quale aveva lavorato per 28 anni.
K. ha lasciato oltre 220 opere, quasi tutte romanzi. È sepolto nel
cimitero del Shinkoji, tempio buddhista di Tokyo (Yedo, oggi Tokyo
1767-1848).